La “Costa del mito” pattugliata dall’Esercito e la burocrazia in agguato
Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia Agrigentina”
I balzelli (o gli abusi ?) della burocrazia per il rispetto delle regole quanto avvicinano o allontanano il cittadino? Si nota uno strano silenzio anche da parte di associazioni che si ispirano alla sua difesa.
“Sono perfettamente d’accordo. Vi sono cose assurde che mettono a dura prova i cittadini. È il caso del Comune di Cinisi che all’interno dell’area dell’aeroporto di Punta Raisi mette gli occhi su tutti i veicoli che sostano sulla corsia limitata alla sosta dei 15 minuti. Trascorso il tempo anche di un solo minuto scattano le multe salatissime superiori al costo che l’automobilista paga per il posteggio della propria macchina per oltre cinque giorni. Quindi per un tempo non superiore ai 5 cinque minuti vanno alle casse del Comune di Cinisi la bella somma di euro 98,23 se sarà pagata la multa oltre i cinque giorni dalla notifica o di euro 73,33 se l’infrazione verrà pagata subito. Invece l’automobilista che lascia per cinque giorni la propria auto al posteggio custodito all’interno dell’aeroporto paga euro 81,00. E poi le spese postali e amministrative pari ad euro 15,23 sono assai più gravose di una normale raccomandata con ricevuta di ritorno. Per non dovere pagare, al mal capitato si offrono due opportunità: fare ricorso al prefetto o al giudice di pace. Vuol dire entrare nel mondo dei ricorsi dove l’esito non sempre è scontato. Cosa fare allora? Semplice, mettere in evidenza una tabella che metta in luce il costo dell’eventuale infrazione. Purtroppo lasciano in bella evidenza la segnaletica dei 15 minuti di sosta. Il rimedio è ancora più semplice applicare le stesse tariffe per la sosta delle macchine nei posteggi dell’aeroporto. E poi per tale fruttuoso compito pro Cinisi probabilmente vengono impiegate unità importanti della forza lavoro. Questo è il tipico esempio della burocrazia in agguato”.
Gli eventi al Teatro di Giunone creano in questa stagione ingorghi e disagi vari. Ma allora perché non si utilizza il teatro (abbandonato) del Parco dell’Addolorata costato centinaia di milioni?
“Siamo sempre pronti a creare problemi alla città. Le manifestazioni seppure importanti sul piano dell’intrattenimento culturale e promozionale della città, crea forti problemi alla viabilità cittadina. Allora la nostra proposta di trasferire il Parco dell’Addolorata all’Ente Parco archeologico costituirebbe la soluzione migliore per potere offrire agli organizzatori di eventi il magnifico teatro all’aperto ubicato proprio nel cuore del Parco dell’Addolorata. Si tratta di una opportunità per Agrigento che attraverso una sana programmazione può dare spazio anche alle rappresentazioni classiche tanto care alla vicina Siracusa”.
Gli anniversari delle forze dell’ordine e precisamente della polizia e dei carabinieri, sono stati celebrati ad Agrigento con grande visibilità e coinvolgimento di scuole e cittadini. Come mai la Guardia di Finanza ad Agrigento ha ricordato il suo anniversario nel chiuso della sua caserma in piazza san Giacomo e addirittura circoscrivendo l’area dei posteggi e creando indirettamente ulteriori disagi agli abitanti della zona?
“Gli anniversari, le ricorrenze assumono un valore aggiunto per la città nella misura in cui al centro degli eventi sussistano elementi di partecipazione di vasti settori cittadini. Ad esempio per la festa dell’Arma il Comandante ha voluto scegliere uno dei luoghi più suggestivi della città ovvero il grande pianoro del Tempio della Concordia. Una scelta azzeccata per creare un’atmosfera di grande suggestione e coinvolgimento. Anche la Guardia di Finanza al tempo del comandante Giuseppe Conti scelse la magnifica cornice dell’ex Hotel des Temples. Anche la polizia di Stato nel tempo aveva scelto luoghi fuori le mura per consentire una maggiore partecipazione della città. Quest’anno la festa della Repubblica ha avuto luogo nella Piazza Vittorio Emanuele per espressa volontà del prefetto. Quindi sono i vertici delle istituzioni a decidere dove celebrare le ricorrenze. Quel che si vuole è una maggiore presenza della città per creare un solido rapporto tra i cittadini e le istituzioni”.
La Costa del Mito inquinata in più parti e controllata dall’esercito per la tutela dei bagnanti a causa di lavori fognari. Possibile che da decenni non troviamo una amministrazione comunale che riesca ad ovviare a queste “ricorrenze fognarie”?
“È davvero strano vedere personale dell’esercito a guardia della Costa del Mito. Ancora una volta la città si presenta schiacciata dai ritardi burocratici. In piena estate improvvisamente vengono avviati lavori pubblici che seppure essenziali creano forzature e soprattutto malumori tra la gente. È del tutto impensabile mettere a rischio la stagione balneare e di assistere al divieto di balneazione per in lavori che avrebbero potuto cominciare anzitempo. Purtroppo sono cose che accadono a San Leone e non a Rimini tanto per fare un esempio, anche se noi abbiamo la Costa del mito”.
A proposito di rifiuti, Agrigento paga tasse in maniera spropositata. E sempre a proposito della recente dichiarazione resa all’antimafia dal procuratore di Catania, sarebbe lecito chiedersi quali siano le cause per questa città dei Templi sempre al fondo delle classifiche?
“E qui calza bene il detto “pagare tutti e pagare di meno”. Ho la vaga impressione che molti sfuggono alla tassazione. E poi è inconcepibile che gli agrigentini paghino una tariffa tra le più alte d’Italia per un servizio che lascia molto a pensare. Occorre innanzitutto che il capitolato d’appalto venga rivisto e corretto per garantire un migliore servizio alla città. Inoltre, suggerisco agli uffici competenti di fare un rigoroso censimento di tutte le abitazioni e dei nuclei familiari per riscontrare i tabulati e i titolari del contratto della luce elettrica. Tutti i sacchetti che si notano per le strade sono opera di chi sfugge al controllo. Da qui una forte campagna di sensibilizzazione e un forte suggerimento agli amministratori di mettere da parte il compiacimento in ordine al consenso elettorale. Riprogettare una città a misura del cittadino rispettoso delle tasse”.