Occhi puntati sulle Rsa siciliane, Aiello(M5S): “servono più controlli”
Il deputato ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’interno, al Ministro della salute
RSA e presunti abusi al loro interno, ma non solo, operatori socio-sanitari costretti a gestire troppi ospiti, con un carico delle ore lavorative pesante, vedi la struttura Sereni Orizzonti di Palermo, personale, che in alcune strutture avrebbe un arretrato stipendiale anche di 10 mesi, come nella “RSA Bonifato di Alcamo, o l’Rsa di Licata.
Una serie di problematiche contenute in una interrogazione parlamentare a firma del Deputato Davide Aiello del Movimento 5 Stelle, rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’interno, al Ministro della salute.
“Chiedo ai ministri quali iniziative urgenti ritengano opportuno assumere, con riferimento ai diritti dei lavoratori delle citate strutture e alle conseguenti ripercussioni sotto il profilo della tutela del diritto alla salute degli ospiti, anche al fine di evitare che episodi di tale gravità abbiano a ripetersi”, si legge nella nota del deputato Aiello. Quali iniziative intendano adottare per rafforzare, d’intesa con le regioni, il monitoraggio costante delle RSA in relazione alle condizioni delle infrastrutture e alla qualità dei servizi forniti, anche potenziando la dotazione di personale e i meccanismi di vigilanza, al fine di garantire l’implementazione degli standard previsti; se e con quali strumenti intendano favorire la valorizzazione economica e la formazione del personale attivo in tali strutture, che consenta la migliore opera di assistenza sul piano professionale e in termini di empatia e dignità della persona anziana”, dichiara Aiello.
Altro tema toccato da Aiello riguarda il potenziamento degli impianti di videosorveglianza.
“Attendiamo che il parlamento si esprima con una legge obbligatoria. Al momento c’è solo un accordo stato-regioni, manca il decreto attuativo. Non si tratta ancora di un prerequisito indispensabile per l’accreditamento istituzionale. C’è però da dire che molte strutture si sono già adeguate e altre lo stanno facendo. È una richiesta che noi, come Confindustria Sicilia, abbiamo sostenuto in vari tavoli istituzionali”, conclude Aiello.