Realmonte, inaugurato il Giardino dei Giusti
Quindici alberi di carrubo dedicati ad altrettante vittime di mafia o deceduti durante il servizio, piantatumati all’interno di un podere di proprietà del Signor Domenico Puccio. Un gesto di grande sensibilità ed onore al tricolore, nato dall’idea dell’anziano realmontino, che ha voluto creare il Giardino dei Giusti, dedicando un’area del suo fondo, sito a Realmonte, […]
Quindici alberi di carrubo dedicati ad altrettante vittime di mafia o deceduti durante il servizio, piantatumati all’interno di un podere di proprietà del Signor Domenico Puccio. Un gesto di grande sensibilità ed onore al tricolore, nato dall’idea dell’anziano realmontino, che ha voluto creare il Giardino dei Giusti, dedicando un’area del suo fondo, sito a Realmonte, alla memoria di uomini deceduti nell’adempimento del proprio dovere. E, ieri mattina, il sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, il comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, il colonnello Vittorio Stingo, il capitano Marco La Rovere, comandante della Compagnia di Agrigento, il maresciallo Antonio Ditto, numerosi membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Realmonte ed i familiari di alcune vittime, hanno presenziato alla inaugurazione dell’area, benedetta da Don Pino Agozzino.
“Ringrazio i rappresentanti dell’ Arma dei Carabinieri presenti stamane per la sensibilità e disponibilità mostrata ed il signor Puccio. La memoria– ha dichiarato il sindaco Sabrina Lattuca-è la più grande ricchezza per non dimenticare chi ha sacrificato la sua vita nell’adempimento del proprio dovere e per le nuove generazioni che devono emulare l’esempio di questi eroi”.
“La memoria dei Giusti, ha dichiarato il colonnello Stingo che ha apprezzato l’idea dell’anziano realmontino sottolineando l’importanza del gesto, rappresenta una guida tra i momenti di maggiore e minore serenità per la nostra Italia. Il tricolore custodisce il sacrificio di tante valorose persone che hanno fatto grande il nostro paese. Ringrazio per il gesto il Signor Domenico Puccio. Viva Realmonte! Viva l’Arma dei Carabinieri!”