Aragona, estorsione tra i banchi di scuola: chiesti 10 anni di carcere per 24enne
Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Gloria Andreoli ha chiesto al termine della requisitoria la condanna a dieci anni di carcere e il pagamento di una multa di 13 mila euro nei confronti di Nabil Himdi, 24 anni, residente ad Aragona ma di nazionalità marocchina. Il giovane è accusato di estorsione ai danni di […]
Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Gloria Andreoli ha chiesto al termine della requisitoria la condanna a dieci anni di carcere e il pagamento di una multa di 13 mila euro nei confronti di Nabil Himdi, 24 anni, residente ad Aragona ma di nazionalità marocchina. Il giovane è accusato di estorsione ai danni di un ex studente (all’epoca dei fatti minorenne) della scuola Ipia Fermi di Agrigento.
La vicenda risale al marzo 2016 quando i carabinieri della Compagnia di Canicattì arrestarono Himdi durante uno scambio di denaro con la presunta vittima. Secondo l’accusa, con il fascicolo originariamente del pm Simona Faga oggi passato nelle mani della collega Gloria Andreoli, tutto partirebbe da una rapina di 30 euro. Da quel momento in poi – nel dicembre 2015 – il ragazzino avrebbe subito un vero e proprio calvario con ripetute richieste di cessione di denaro da parte del suo presunto “aguzzino”.
Secondo l’impianto accusatorio la giovane vittima avrebbe consegnato nelle mani di Himdi la somma di quasi 4 mila euro in “rate” che andavano da 100 a 150 euro. Non potendo più far fronte alle continue richieste il ragazzino cominciò a reperire somme dai risparmi dei genitori che, non appena accortisi dell’ammanco di denaro, decisero di accompagnare il figlio in caserma e formalizzare la denuncia. In uno dei successivi appuntamenti fissati per l’ennesima cessione di denaro si presentarono anche i carabinieri in borghese che arrestarono Himdi.
La difesa di quest’ultimo ha chiesto, al termine dell’arringa, l’assoluzione del cliente per non aver commesso il fatto o, in alternativa, perché il fatto non sussiste. Contestata la deposizione ed il racconto della vittima ritenendolo poco attendibile. I giudici della prima sezione del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato con a latere i giudici Giuseppa Zampino e Katia La Barbera, emetteranno sentenza il prossimo 16 dicembre.